Linee Guida AgID
OpenCity rispetta le seguenti linee guida definite da AgID (rese obbligatorie dall’art.71 del CAD):
Riuso e open source
Cloud della PA
Modello di interoperabilità
Open Data e PSI
Designers Italia - che include gli standard dell'informazione: ontologie e vocabolari controllati)
Accessibilità (in corso)
OpenCity e tutti i suoi moduli sono stati progettati ed implementati in modo tale da garantire la massima sostenibilità nel tempo. Infatti, per continuare ad essere utilizzate nel lungo termine e contribuire concretamente alla progressiva digitalizzazione dell’ente, i singoli micro-servizi devono necessariamente consentire benefici evidenti anche agli operatori interni, in termini di risparmio di tempo, automazione dei processi, contenimento della spesa, integrità dei dati gestiti (ad esempio, eliminando completamente il trasferimento manuale di dati); disponendo di dati puntualmente aggiornati, i responsabili dell’ente sono nella condizione di supervisionare l’attività degli stessi operatori interni, monitorare i flussi e pianificare eventuali ottimizzazioni dei processi.
I micro-servizi sono stati pensati come strumenti che facilitano il rispetto del quadro normativo relativo alla transizione digitale, fornendo al tempo stesso a tutti gli stakeholder coinvolti delle esperienze tangibili e concrete di applicazione delle norme e delle linee guida nazionali definite da AgID, peraltro facilmente riproducibili in ambiti diversi (cultura, servizi sociali, sanità, turismo, ...).
I singoli componenti tecnologici sono stati progettati secondo i principi definiti da:
le Linee Guida di design per i servizi web della Pubblica Amministrazione: https://docs.italia.it/italia/designers-italia/design-linee-guida-docs/it/stabile/ inclusi i KIT di Designers Italia, ovvero l’insieme di risorse per progettare, realizzare e migliorare i servizi digitali della PA
Le nuove Linee guida su acquisizione e riuso di software per le pubbliche amministrazioni: https://docs.italia.it/italia/developers-italia/lg-acquisizione-e-riuso-software-per-pa-docs/it/stabile/
Le Linee Guida relative al modello di interoperabilità: https://docs.italia.it/italia/piano-triennale-ict/lg-modellointeroperabilita-docs/ che hanno caratterizzato lo sviluppo di un layer API oggi disponibili per tutte le applicazioni rilasciate; si veda ad esempio: https://documenter.getpostman.com/view/7046499/S17tPncG?version=latest tale componente può essere abilitata sia in lettura che in scrittura da back-office per qualsiasi tipologia di informazione, rendendo estremamente flessibile l’integrazione con software di terze parti, salvaguardando di conseguenza gli investimenti pregressi, valorizzando i fornitori già presenti (purché disponibili ad integrarsi)
le indicazioni per l’adozione del modello cloud computing nella PA, utilizzando le metodologie contenute nel Cloud Enablement Kit elaborato dal Team Digitale: https://cloud.italia.it/it/cloud-enablement/ tale percorso ha favorito il processo di qualificazione dei principali strumenti implementati, che oggi possono essere forniti in modalità SaaS ed erogabili sul Cloud della PA: https://cloud.italia.it/marketplace/supplier/market/index_SaaS.html come previsto dai criteri stabiliti da AgID: https://cloud-italia.readthedocs.io/projects/cloud-italia-circolari/it/latest/circolari/SaaS/ dal 1 aprile 2019 le PA non possono acquistare servizi in cloud non presenti nel marketplace.
le Linee Guida per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico (Open Data): https://docs.italia.it/italia/daf/lg-patrimonio-pubblico/it/stabile/ che consentono l’alimentazione automatica dei portali regionali dedicati ai dati aperti, con dataset di elevata qualità generati automaticamente dai portali web degli enti locali; gli stessi dati sono disponibili via REST API.
Le azioni e le indicazioni contenute nel Piano Triennale per l’Informatica della PA e le varie Linee guida sopra citate non vengono intese solo come un mero adempimento normativo, ma come un insieme di indicazioni ragionevoli che favoriscono l’allineamento dei sistemi informativi della PA alle metodologie di progettazione, sviluppo ed utilizzo delle tecnologie digitali già largamente utilizzate in ambito ICT a livello internazionale, anche in ambito privato.
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